L’anno scorso, durante la pandemia, è nato H-Campus in poco più di dieci mesi. Progettato da ZAA, premio Architetto Italiano 2020, il campus è il più grande polo europeo di ricerca e istruzione, con 30 ettari di terreno che fanno sembrare la campagna rurale veneta una Silicon Valley tra la laguna e le alpi. Dovevamo farne parte.
Era la prima volta che arredavamo una scuola, così abbiamo deciso di prendere il progetto di petto, l’arredo è stato completamente realizzato su disegno. Ne è nata un’intera collezione bespoke incentrata nell’utilizzo di tre soli materiali: la betulla, il sughero e il metallo.
Abbiamo realizzato scrivanie, banchi, bacheche, lavagne, office pods, mobili contenitori, appendiabiti e addirittura un palcoscenico. In tutto, abbiamo sezionato, fresato, squadrato, sagomato, levigato, verniciato e assemblato più di 100 m3 di multistrato di betulla in due mesi di lavoro.
Dalle elementari fino all’università il percorso è lungo e siamo orgogliosi di aver messo un tassello anche nel settore educational. Dallo scarabocchiare sui banchi, siamo passati a realizzarli.